Nell’anno 2022 sono state realizzate opere di ristrutturazione e di ampliamento degli spazi di MiniPuzzle, prima realtà socio-sanitaria ad alta valenza riabilitativa per minori con diagnosi di lesione di GCA di età compresa tra i 3 e i 16 anni, al fine di rendere gli ambienti più sicuri e rispondenti ai requisiti richiesti dall’iter di Accreditamento con l’ASL Città di Torino e il Comune di Torino, divenendo ad oggi un Centro Diurno Socio-Riabilitativo. Queste opere di ristrutturazione hanno consentito di ampliare gli spazi dedicati alla riabilitazione, dotando il Centro di due stanze per la creazione di nuovi servizi.
Il progetto RIR, reso possibile grazie al contributo della Fondazione CRT attraverso la partecipazione al Bando VIvoMeglio 2022, si inserisce nella fase finale di questo processo di cambiamento con l’obiettivo di riqualificare gli ambienti di MiniPuzzle, rendendoli più accoglienti e funzionali sia per i piccoli utenti che per i caregivers, ed offrire al contempo nuovi servizi riabilitativi innovativi, in aggiunta a quelli già in essere. Il progetto vuole offrire un contributo pratico alla riabilitazione del minore con GCA e ai caregivers che sovente attraversano momenti di difficoltà psicologica offrendogli un contesto in cui possano sentirsi accolti.
Il progetto RIR, che ha previsto diverse fasi dalla progettazione alla realizzazione degli interventi nell’arco di circa sette mesi, ha quindi consentito di apportare migliorie agli ambienti attraverso sia la decorazione delle pareti con temi giocosi, al fine di rendere l’ambiente riabilitativo più accogliente e familiare che, attraverso l’implementazione dei sistemi di illuminazione diffusa a led; attraverso i sistemi di luce diffusa a soffitto la luminosità degli ambienti risulta più uniforme producendo meno stress oculare e offrendo una luce più omogenea e funzionale al lavoro riabilitativo
Fiore all’occhiello del progetto RIR, che ha consentito di implementare servizi innovativi del MiniPuzzle, è la realizzazione della stanza multisensoriale, dotata di specifica strumentazione, materiali e arredi di diversa consistenza percettiva, in cui i pazienti con maggior compromissione cognitiva possono riequilibrare le percezioni sensoriali promuovendo un maggior adattamento all’ambiente. Tale stanza nasce per stimolare tutti i canali sensoriali del bambino attraverso la proposta di stimolazioni uditive (casse), visive e/o audiovisive (proiettore, fibre ottiche, tubo con bolle), tattili e cinestesiche (superfici morbide, sabbia cinetica, pouf e cuscini), olfattive (diffusore di aromi). Ai bambini vengono proposte diverse stimolazioni, utili a potenziare i cinque sensi che vengono utilizzati nelle funzioni attentive, nell’esplorazione quotidiana dell’ambiente e nella gestione del comportamento in presenza di contesti e stimoli nuovi. L’interazione con i materiali sopra descritti viene calibrata sulle specifiche esigenze e caratteristiche del piccolo utente essendo tutti questi strumenti controllabili e modulabili a seconda delle necessità. La stanza multisensoriale è un ambiente progettato e costruito per offrire esperienze multisensoriali tramite l’utilizzo di luci speciali, suoni, oggetti con diverse consistenze e interattivi e può essere usato con bambini con capacità comunicative limitate; inoltre, questi ambienti consentono l’esplorazione emotiva permettendo al bambino di rilassarsi, aspetto importante per la riduzione dei comportamenti oppositivi. Nel mese di settembre è iniziata la fase di riabilitazione con l’utilizzo della stanza multisensoriale ed al fine di valutarne l’efficacia, sulla base del metodo Snoezelen, si sta avviando un progetto di ricerca. L’obiettivo della riabilitazione è di accompagnare i bambini verso un graduale bilanciamento sensoriale (riduzione dell’ipersensibilità rispetto a specifici stimoli o accettazione di nuovi), rilassamento generale dei loro parametri fisiologici, un’elaborazione più adattiva del mondo che li circonda, favorendo una migliore qualità della loro vita e dei loro caregiver.